Human Technopole, arrivano gli scienziati dall'estero

10/04/2021 - MAECI DGSP

A fine aprile saranno in cento. Lo Human Technopole di Milano - o più precisamente del quartiere Mind, tra Milano e Rho, eredità dell’Expo 2015 - sta per tagliare il traguardo “psicologico” dei cento addetti nel settore della ricerca nelle scienze della vita, età mediamente compresa fra i 40 e i 50 anni, e circa la metà sono donne. 


Il personale arriva in gran parte da Paesi stranieri: Spagna, Germania, Inghilterra, Austria, Croazia, Francia, Grecia. In particolare, il 21% dei ricercatori viene dall’estero e il 71% da istituti esteri, il che sta a significare che molti italiani, giovani ricercatori “in fuga” che avevano scelto altri Paesi come meta per la loro professione e la loro vita, stanno rientrando a Milano. Human Technopole si propone quindi come modello efficace per la circolarità della conoscenza, con una prospettiva scientifica internazionale che richiama sia gli expat sia i ricercatori stranieri.


Gli istituti europei di provenienza dei ricercatori sono soprattutto quelli di Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Giappone. «Non è retorica, qui è la verità: i cervelli tornano in Italia, a Milano, attratti da questo nuovo polo. Il centro di ricerca si sta sviluppando rapidamente, si sta trasformando sotto i nostri occhi», dice il presidente di Ht Marco Simoni.


Intanto intorno al polo di ricerca si stanno insediando un centinaio di aziende, provenienti da tutto il mondo, secondo il programma gestito dal gruppo australiano Lendlease. Nei terreni dell’Expo, di proprietà della società Arexpo, sorgerà anche il nuovo Campus dell’Università Statale di Milano e l’ospedale ortopedico Galeazzi.





Fonte: Sole24Ore (8 aprile 2021) - https://www.ilsole24ore.com/art/milano-l-human-technopole-assume-primi-100-ricercatori-ADE5XyVB

Paese: ITALIA

SSD: 05 - Scienze biologiche