A Bologna il nuovo istituto dell'Università delle Nazioni Unite
(Photo: Sabine Becker-Thierry / UNU)
L'Università delle Nazioni Unite (UNU) istituirà un istituto di ricerca e formazione a Bologna, in Italia. Il nuovo istituto, reso possibile grazie al sostegno e alla cooperazione del governo italiano e della Regione Emilia-Romagna, catalizzerà la collaborazione globale e l'innovazione nell'utilizzo dei big data e dell'intelligenza artificiale (AI) per gestire il cambiamento dell'habitat umano. A dare l'annuncio ufficiale la Ministra del MUR Anna Maria Bernini, assieme al prof. Tshilidzi Marwala, Rector of UNU and Under-Secretary General of the United Nations, Giovanni Molari, rettore dell'Università Alma Mater di Bologna e Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna
A seguito di un riuscito studio di fattibilità del 2022 condotto da un team di esperti internazionali che ha confermato il potenziale per la creazione di un istituto dell'UNU incentrato sullo sfruttamento del potere dei big data e dell'intelligenza artificiale, il governo italiano ha promesso un contributo significativo di 40 milioni di dollari al Fondo di dotazione dell'UNU per garantire la sostenibilità a lungo termine dell'istituto. Inoltre, il governo italiano e la Regione Emilia-Romagna condivideranno lo stanziamento di 2,5 milioni di euro all'anno per coprire le spese operative dell'istituto per un periodo iniziale di 10 anni.
Il nuovo istituto UNU sarà ospitato in un nuovo edificio in costruzione all'interno del Technopole di Bologna, un centro di ricerca in rapida espansione noto per le sue strutture all'avanguardia e l'ecosistema dell'innovazione. In attesa delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità italiane e delle assunzioni del personale, l'istituto potrebbe iniziare ad operare già nella seconda metà del 2024.
Il lancio del nuovo istituto UNU a Bologna segnerà una pietra miliare significativa nello sfruttamento del potenziale dei big data e dell'intelligenza artificiale per affrontare i problemi del cambiamento dell'habitat umano. Tra le aree in cui il nuovo istituto potrebbe contribuire alla ricerca e alla formazione rilevanti per le politiche vi sono il cambiamento climatico, la riduzione dei disastri e la gestione delle crisi e dei conflitti.
Attraverso collaborazioni strategiche con altre entità delle Nazioni Unite, l'istituto svolgerà un ruolo fondamentale nell'accelerare gli sforzi delle Nazioni Unite per mobilitare i big data e le intuizioni guidate dall'intelligenza artificiale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, impegnandosi con ricercatori e responsabili politici del Sud del mondo, il nuovo istituto garantirà che i suoi progetti e le sue collaborazioni rispondano alle esigenze e alle aspirazioni dei paesi e dei popoli di tutto il mondo.
“L'intelligenza artificiale e i big data sono pronti a rimodellare il nostro mondo, nel bene e nel male. Per poter guidare il loro rapido sviluppo, è imperativo comprendere meglio le potenziali applicazioni e gli impatti", ha affermato il rettore dell'UNU Tshilidzi Marwala.
Il nuovo istituto UNU beneficerà del fiorente ecosistema di innovazione della Regione Emilia-Romagna fornendo accesso a una ricca comunità di ricercatori, strutture avanzate di supercalcolo e una solida infrastruttura cloud. Questo posizionamento consentirà all'istituto di emergere come hub globale per la ricerca pionieristica, lo sviluppo delle politiche e la collaborazione interdisciplinare.
L'istituzione di questo nuovo istituto dell'UNU a Bologna annuncia una nuova era di collaborazione, innovazione e creazione di conoscenza nel regno dei Big Data e dell'intelligenza artificiale e promette di contribuire al progresso della cooperazione globale e al raggiungimento di un futuro sostenibile ed equo.
Fonte: UNU
Paese: ITALIA, Giappone
SSD: 00 - Diplomazia scientifica