ESFRI, approvato l'EINSTEIN TELESCOPE (ET)

09/07/2021 - MAECI DGSP


Il rilevatore di onde gravitazionali Et, cioè Einstein Telescope. Crediti: Ego Collaboration


C’è anche l’Einstein Telescope (ET), il più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali, in grado di aprire orizzonti completamente nuovi nell’osservazione dell’universo, nella roadmap 2021 delle grandi infrastrutture di ricerca europee. 


Un grande progetto - tra quelli di maggior valore selezionati dall’European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI) - di cui sono capofila l’Italia, con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e i Paesi Bassi, con il corrispondente istituto olandese Nikhef. L’Italia, attraverso il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), e con il supporto della Regione Sardegna, si è anche candidata a ospitare ET, nelle vicinanze della miniera dismessa di Sos Enattos, in provincia di Nuoro. 

 

L’infrastruttura di ET prevede la costruzione di un tunnel sotterraneo a geometria triangolare, di 10 km di lato, collocato a circa 200 m di profondità, dove una serie di interferometri laser riveleranno il passaggio di un’onda gravitazionale attraverso una misura estremamente precisa di vibrazione e di variazione di distanza. ET avrà un grande impatto socio-economico sulla regione dove verrà costruito, sia in termini economici e occupazionali, sia in termini tecnologici ed industriali. Infatti, nuove tecnologie dovranno essere sviluppate in molti settori, fra i quali, dispositivi ottici e opto-elettronici, laser, meccanica di precisione, nuovi materiali, sistemi di controllo automatico, gestione ed analisi dati. 


Ma a cosa servirà questo grande strumento?  Grazie a ET sarà possibile osservare i segnali di onde gravitazionali e studiare le caratteristiche delle sorgenti astrofisiche responsabili della loro emissione con una sensibilità e con una capacità nettamente superiori rispetto a quelle raggiunte dalla rete internazionale di interferometri oggi operativi, di cui fa parte anche Virgo, l’interferometro europeo ospitato in Italia presso l’European Gravitational Observatory (EGO), vicino a Pisa, e inizialmente realizzato da INFN e CNRS francese. 

ET è un consorzio di 40 istituti di ricerca e università di diversi altri Paesi europei. Oltre a Italia e Paesi Bassi, ne sono parte Germania, Ungheria, Norvegia, Svizzera e Regno Unito. Per l’Italia partecipano al progetto, oltre all’INFN, l’Istituto Nazionale di Astrofica (INAF), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), le Università di Sassari e di Cagliari e l’European Gravitational Observatory.





Fonte: A. Marcelli (INFN)

Paese: ITALIA, Svizzera, Norvegia, Regno Unito, Germania, Paesi Bassi

SSD: 02 - Scienze fisiche