In orbita il telescopio orbitale Ixpe: avanguardia della tecnologia made in Italy

15/12/2021 - MAECI DGSP

Tanta scienza italiana a bordo del telescopio orbitale Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer), nato da una collaborazione esclusiva tra la NASA e l’Agenzia spaziale italiana (ASI). Il satellite è decollato regolarmente il 9 dicembre dal Kennedy Space Center, in Florida. Al lancio hanno assistito Giorgio Saccoccia, presidente di ASI, e Bill Nelson, amministratore della NASA.


Ixpe è la prima missione interamente dedicata allo studio dell’universo attraverso la polarizzazione dei raggi X, attraverso una tecnologia completamente made in Italy. A bordo sono infatti installati 3 telescopi con rivelatori finanziati dall’ASI e sviluppati da un team di scienziati dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF).


I tre gas pixel detector, gioielli della tecnologia italiana, sono rivelatori di nuova generazione che sfruttano una tecnologia sviluppata nel corso degli ultimi 15 anni e che si avvale delle competenze maturate dall’INFN nel campo della fisica delle particelle e dall’INAF nello studio dell’universo nelle alte energie. Grazie alla sua tecnologia innovativa, Ixpe potrà misurare non solo l’immagine e l’energia delle sorgenti celesti, ma anche ricavare, per la prima volta, indicazioni dirette sulle caratteristiche dei campi elettromagnetici ad esse associati.


«La Nasa e l’ASI, gli Stati Uniti e l’Italia hanno una lunga tradizione di cooperazione bilaterale su missioni spaziali di successo e la missione Ixpe rappresenta un altro esempio virtuoso», ha dichiarato il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, «della capacità italiana di lavorare con partner internazionali per la crescita delle attività spaziali a livello globale. Siamo particolarmente orgogliosi, inoltre, di essere riusciti a consegnare puntualmente l’innovativa strumentazione scientifica di Ixpe, nonostante la sfida della pandemia: una vera dimostrazione di eccellenza del team italiano della missione. Adesso la parola passa alla scienza, a nuove scoperte rese possibili dall’impegno spaziale del nostro Paese».


«Ixpe osserverà l’universo sotto una luce nuova, nel vero senso della parola, e ciò che gli consentirà di farlo è il suo innovativo ‘cuore’ tecnologico tutto italiano, frutto di un lungo e importante lavoro di ricerca e sviluppo condotto completamente in house nei nostri laboratori delle sezioni INFN di Pisa e Torino», sottolinea Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN «dobbiamo essere orgogliosi dell’avvio di questa missione, ancor più nella difficile contingenza in cui abbiamo operato per portare a termine il lavoro entro i tempi di programma: desidero, quindi, rivolgere anche un riconoscente ringraziamento a tutti coloro che lo hanno permesso».


«La missione Ixpe in collaborazione con la Nasa rappresenta un fondamentale traguardo che valorizza la grande tradizione dell’astrofisica italiana nello studio dell’universo con i raggi X e gamma come già successo con le missioni spaziali BeppoSax, Agile e la partecipazione a Fermi», aggiunge Marco Tavani, presidente dell’INAF «la comunità astrofisica delle alte energie aspettava da decenni uno strumento di polarimetria-X. Ora l’Italia realizza il cuore della missione Ixpe e sarà entusiasmante vederne i primi risultati: un momento a lungo atteso che siamo certi non deluderà le aspettative».






Fonte: ASI

Paese: ITALIA, Stati Uniti d'America

SSD: 00 - Diplomazia scientifica