Italia - Israele, nuovi risultati nella collaborazione biomedica

11/05/2021 - MAECI DGSP

Due studi importanti, centrati sulla proteina denominata HSPB3, sviluppati nell’ambito del progetto italo-israeliano Netfold - cofinanziato dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale italiano e dal Ministero della scienza e della tecnologia israeliano - sono stati recentemente pubblicati dalle riviste Nature communication (1) e Cell death and disease (2)  due tra le più prestigiose del settore biomedico.

 

A dirigere il gruppo italiano impegnato nelle ricerche all’Università di Modena e Reggio Emilia la professoressa Serena Carra, rientrata in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero in Olanda e in Canada grazie al programma Rita Levi-Montalcini. Coinvolte nella ricerca per parte israeliana le ricercatrici Esti Yeger-Lotem e Anat Ben-Zevi dell’Università Ben Gurion.


La molecola oggetto di studio, HSPB3, rientra in un gruppo chiamato chaperoni (proteine da shock termico). Le sue alterazioni possono rappresentare un segnale di malattie neurodegenerative e neuromuscolari, specie in età avanzata. Ma non solo. La ricerca pubblicata su Cell Death and disease – realizzata in collaborazione con l’Ospedale Bambin Gesù di Roma -  illustra la sua relazione con il rabdomiosarcoma, un tumore pediatrico dei tessuti molli, che si sviluppa quando le cellule non riescono a maturare in muscolo scheletrico e si riproducono senza controllo. Due diverse classi di patologie dunque, ma una stessa proteina alla base. Oltre ai gruppi della prof.ssa Carra e dei suoi partner israeliani hanno collaborato allo studio Ritwick Sawakar (Max Planck e Università di Cambridge) e il professore Alessandro Rosa della Sapienza di Roma.


Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale ha finanziato il progetto nell’ambito dell’Accordo Italia Israele per la collaborazione nella ricerca scientifica e industriale. L’ Accordo, che rappresenta una delle eccellenze della diplomazia scientifica italiana, ha permesso di avviare dal 2002 ad oggi  più di 200 progetti congiunti.


Israele – per la ricerca e l’innovazione - si posiziona in cima alle classifiche mondiali. Gli indicatori economici, prima della diffusione del coronavirus, descrivevano un Paese caratterizzato da un tasso di crescita del PIL del 3,5%, con oltre 6.000 startup e 5,25 miliardi di dollari investiti in newco innovative nei primi sei mesi del 2020, nonché il 4,3% del PIL investito in ricerca e sviluppo (il tasso più alto dell'area OCSE).


(1) Shemesh, N., Jubran, J., Dror, S. et al. The landscape of molecular chaperones across human tissues reveals a layered architecture of core and variable chaperones. Nat Commun 12, 2180 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-22369-9


(2) Tiago, T., Hummel, B., Morelli, F.F. et al. Small heat-shock protein HSPB3 promotes myogenesis by regulating the lamin B receptor. Cell Death Dis 12, 452 (2021).https://doi.org/10.1038/s41419-021-03737-1






Fonte: MAECI Uff. IX DGSP

Paese: ITALIA, Israele

SSD: 00 - Diplomazia scientifica, 05 - Scienze biologiche, 06 - Scienze mediche