L’Università Heriot-Watt di Edimburgo celebra 200 anni

27/02/2022 - ADMIN granbretagna


La nuova sede del 'National Robotarium' in costruzione presso 'Heriot-Watt University' di Edimburgo (credit: Heriot-Watt University).


Heriot-Watt di Edimburgo, una delle più vecchie università del Regno Unito, celebra quest’anno 200 anni dalla sua fondazione.


Nasce nel 1921 come ‘Scuola delle Arti’ di Edimburgo, e come il primo istituto di meccanica del Regno Unito. Acquista lo status di università nel 1966. Ha un bellissimo campus con molti nuovi edifici immersi nel verde (di circa 150 ettari), a circa 10 minuti di autobus dal centro di Edimburgo. Per dare un’idea della sua statura rispetto ad altre università, ad esempio, viene classificata da ‘QS World University Ranking 2022’ 270 nel mondo e 33 nel Regno Unito. 


Le sue attività sono oggi distribuite su tre campus: Edimburgo (che ospita 10,000 studenti, pari a circa un terzo del totale), Dubai e Malesia. A tutti i suoi studenti, indipendentemente da dove sono iscritti, offre gli stessi insegnamenti e gli stessi diplomi. Promuove un approccio multiculturale ed integrato all’educazione ed alla ricerca. Circa un terzo dei suoi studenti viene dall’estero.


Il suo obiettivo principale è di educare gli studenti aiutandoli a realizzare le loro aspirazioni, e di portare avanti progetti di ricerca che abbiano un impatto profondo sulle comunità che servono. 


Interagisce da anni con le università italiane, tra cui Milano nel campo della fisica; La Sapienza nel campo dell’ingegneria; la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nel campo della robotica; Brescia e Ca’ Foscari di Venezia nel campo manageriale.  


Dal colloquio con il Principal di Heriot-Watt, traspare chiaramente che si trova oggi ad affrontare sfide comuni ad altre università: ripensare all’educazione, e ri-disegnare percorsi educativi più flessibili, che diano la possibilità a studenti di qualsiasi età di seguire corsi di studi e re-training. Lavoro necessario in questo periodo di cambiamenti e trasformazione delle attività umane verso la de-carbonizzazione e la riduzione dell’inquinamento. Lavora inoltre per far crescere la qualità dell’educazione che offre, e della ricerca che viene portata avanti dai suoi accademici. 


E’ interessante sottolineare una caratteristica della loro politica di ammissione ai corsi di master, aperta a chiunque sia interessato a seguirli: da’ la possibilità a chiunque passi l’esame di ammissione ai corsi di master di seguirli, anche se non hanno alcun diploma o laurea, così da dare la possibilità a chi ha ‘imparato lavorando’, invece che seguendo corsi di laurea, di formalizzare la sua educazione e conseguire dei diplomi di Master.  


Dopo Brexit, trova più difficile attirare studenti Europei, che dicono hanno in media ottimi curricula. Nel 2021, ospita circa 130 studenti italiani ed impiega accademici italiani che portano avanti ricerche di avanguardia in vari campi, tra cui la matematica, sia teorica che applicata la modellistica di sistemi complessi, tra cui lo studio dei processi di combustione, la robotica e l’interazione uomo-robot.


Uno delle sue attività di ricerca di punta è la robotica. Nel National Robotarium  vengono portate avanti ricerche nel campo dell’interazione uomo-robot, in particolare applicata allo sviluppo di robot capaci di assistere persone con problemi di salute, o disabili. Vengono anche esplorati i potenziali vantaggi che una combinazione di robot e ‘case intelligenti e sensorizzare’, con sensori istallati nei muri, possano monitorare meglio i movimenti delle persone senza utilizzare video-camere, che sono spesso considerate invasive. Questo con il fine di migliorare l’assistenza ed il monitoraggio di persone con difficoltà motorie, o con disabilità motorie.


Sempre nel campo della robotica, nell’ ‘Ocean Laboratory’ vengono sviluppati veicoli autonomi sottomarini, robot capaci di ispezionare aree di interesse nel fondo del mare. Esempi di questi robot vengono utilizzati per ispezionare e riparare cavi sottomarini, o ancoraggi di pale eoliche, oppure per analizzare lo stato dell’oceano (sia variabili fisiche, che composizioni chimiche, tra cui la presenza di inquinanti).


Il 2022 vedrà l’apertura della nuova sede del 'National Robotarium', del centro di ricerca in robotica ed intelligenza artificiale. Questo centro aiuterà l’università a consolidare ed espandere ulteriormente le attività di ricerca in questo campo.

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Roberto Buizza (Addetto Scientifico, Ambasciata d’Italia a Londra) – 27/02/2022






Fonte:

Paese: ITALIA, Regno Unito

SSD: 00 - Diplomazia scientifica, 01 - Scienze matematiche e informatiche, 02 - Scienze fisiche, 04 - Scienze della terra, 06 - Scienze mediche, 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione