Ricerca e innovazione negli Emirati Arabi Uniti
Innovitalia si arricchisce di una nuova scheda Paese, amministrata dall'Addetto scientifico all'Ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi Yazan Al Momani.
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La cooperazione in ambito scientifico e tecnologico tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti (UAE) ha registrato un notevole sviluppo e consolidamento, particolarmente nei tempi più recenti. Questo fenomeno può essere attribuito principalmente al fatto che gli UAE sono un paese relativamente giovane, avendo ottenuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna solo nel dicembre 1971. Grazie alla loro crescita economica e geopolitica esponenziale negli ultimi anni, si è assistito a un significativo potenziamento della collaborazione scientifica tra l'Italia e gli UAE.
La base giuridica iniziale della cooperazione tra Italia e Emirati Arabi Uniti risale all'accordo di Cooperazione Economica, Industriale, Tecnologica e Finanziaria, sottoscritto a Roma il 24 dicembre 1988. Tale accordo ha fornito un solido quadro normativo che ha facilitato la stipula di numerosi Memorandum of Understanding (MoU) nel settore scientifico. La quasi-totalità di questi MoU è stata adottata grazie a iniziative individuali da parte di ricercatori, università e centri di ricerca italiani.
L'impulso a rafforzare le relazioni amichevoli, specialmente nel contesto della collaborazione scientifica, ha recentemente condotto alla firma della Dichiarazione Congiunta e all'elevazione delle relazioni al livello di partenariato strategico. Questo significativo passo è stato compiuto ad Abu Dhabi (la capitale politica degli EAU) il 4 marzo 2023. Grazie a questo ultimo accordo, si sta attualmente lavorando alla definizione del primo bando di mobilità per i ricercatori scientifici tra i due paesi.
Un'analisi delle tematiche scientifiche di interesse condiviso tra le università e i centri di ricerca italiani ed emiratini evidenzia principalmente le seguenti aree:
i. scienze spaziali e tecnologie legate all’astrofisica;
ii. intelligenza Artificiale e sue applicazioni di cyber-security, robotica e automotive;
iii. tecnologie per il raggiungimento di obiettivi sostenibili, con particolare attenzione sulle energie rinnovabili.
Tra i circa ventimila italiani attualmente residenti negli Emirati Arabi Uniti, si stima che circa 130 siano professori o ricercatori. La stragrande maggioranza di questi professionisti opera nel settore 2, che comprende discipline quali matematica, fisica, ingegneria e scienze spaziali. Di questa comunità, 1/3 è rappresentato da donne. Inoltre, è interessante notare che 2/3 dei ricercatori italiani si concentrano in tre prestigiosi centri: la “New York Abu Dhabi University”, il “Technology Innovation Institute” e la “Khalifa University” (tutti i tre situati nella capitale, Abu Dhabi).
Dal 2018 a oggi sono stati firmati 10 accordi di collaborazione, secondo quanto riportato da CINECA. La cooperazione tecnico-scientifica tra Italia e UAE si rivela particolarmente significativa nel settore aerospaziale.
Un recente esempio di questa collaborazione è rappresentato dalla partecipazione dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) alla missione Emiratina sugli asteroidi (EMA), programmata per il 2028. Nello specifico, l'ASI si impegna a fornire e finanziare integralmente il payload scientifico MIST-A (Mwir Imaging Spectrometer for Target-Asteroids), in stretta collaborazione con il team scientifico presso l'INAF-IAPS e quello industriale presso Leonardo.
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Fonte: Yazan Al Momani
Paese: ITALIA, Emirati Arabi Uniti
SSD: 00 - Diplomazia scientifica