Tromsø, Arctic Frontiers, riparte la cooperazione artica
La Conferenza Arctic Frontiers (AF), uno dei principali appuntamenti dell’agenda artica internazionale, si è tenuta dal 27 al 30 gennaio nell’High North norvegese di Tromsø, sede anche del Segretariato del Consiglio Artico.
L’edizione 2025 Beyond Borders è coincisa con la fase finale della Presidenza della Norvegia del Consiglio Artico ed ha anche permesso un primo bilancio del biennio di guida norvegese condotto, secondo un giudizio condiviso da tutti i partecipanti, con notevole efficacia in una fase di particolare turbolenza geopolitica.
Il Ministro norvegese ha posto l’accento sulla crescente interconnessione tra l’Artico e le tendenze geopolitiche internazionali.
L’accettazione della nuova realtà ha in ogni caso spinto la Presidenza norvegese a moltiplicare gli sforzi per difendere il Consiglio Artico dall’attuale complessa situazione internazionale e trasmettere alla Danimarca, che assumerà la Presidenza nel prossimo mese di maggio, una istituzione viva che ha dimostrato di saper navigare in acque agitate.
Nel corso dei lavori un’enfasi particolare è stata posta sulla difesa dei diritti degli indigeni e sui valori dell’inclusività dei processi decisionali.
L’attuale andamento del Consiglio Artico è stato discusso più nel dettaglio in una riunione che la Presidenza norvegese ha convocato il 29 gennaio presso la sede del Segretariato di Tromso a beneficio dei 13 Paesi Osservatori e delle 25 tra organizzazioni intergovernative, interparlamentari e ONG cui viene ugualmente riconosciuto lo status di osservatore. Alla riunione ha partecipato l’Inviato Speciale per l’Artico e Senior Arctic Official Agostino Pinna.
La Presidenza, grazie a contatti bilaterali con tutti i Paesi membri, ha conseguito l’obiettivo della ripresa digitale di tutti i gruppi di lavoro (ACAP, AMAP, CAFF, EPPR, PAME, SDWG) e del maggiore gruppo di esperti EGBCM, che assicurano lo sviluppo della collaborazione multilaterale sugli aspetti tematici.
La riunione ha previsto anche una prima sintetica presentazione della prossima Presidenza danese. Tra i punti enfatizzati vi è stata la necessità di un Consiglio Artico più vicino alle persone che abitano l’Artico, la dimensione umana attraverso la difesa dei diritti degli indigeni ed il coinvolgimento della gioventù, i principi dello sviluppo sostenibile, della biodiversità e dello studio degli oceani.
L’Italia ha espresso sostegno alla visione di un Consiglio Artico in grado di sviluppare un’agenda di cooperazione e confermato l’impegno in Artico, che vanta una lunga storia, ricorrendo nel 2026 il centenario della spedizione italo-norvegese Nobile-Amundsen che raggiunse per la prima volta il Polo Nord in dirigibile. Si è poi ricordata la prossima edizione nel periodo dicembre-gennaio 2025-26 dell’Arctic Circle Forum e dei Polar Dialogues, che si svolgeranno per la prima volta a Roma, a testimonianza del crescente coinvolgimento italiano su tutte le principali questioni di rilievo artico.
Il Direttore Esecutivo dell’Arctic Economic Council (AEC) Mads Frederiksen apprezzando le competenze italiane, ha manifestato notevole interesse a lavorare maggiormente con l’Italia.
foto David Jensen @jensenmedia-07730
Fonte: MAECI
Paese: ITALIA, Islanda, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Federazione Russa, Svezia, Stati Uniti d'America
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