Analisi delle co-pubblicazioni tra università italiane e britanniche nel periodo 2011-2020

04/04/2022 - ADMIN granbretagna

L’obiettivo di questo rapporto è di analizzare le pubblicazioni co-prodotte dal personale di università italiane e britanniche, e di individuare tra quali di queste università le co-produzioni sono maggiori. 


L'analisi, anche se basata solo sulle pubblicazioni, fornisce una valutazione oggettiva e quantitativa sulle interazioni tra le università dei due Paesi. Il rapporto, oltre delle interazioni a livello di paese, discute in particolare delle interazioni tra le 14 università dei due Paesi che occupano le prime posizioni nelle classifiche di ‘The Times Higher Education’ e di ‘Quacquarelli Symonds World Ranking’.


Metodo di analisi


L’analisi è basata sulle statistiche delle pubblicazioni co-prodotte da accademici che hanno lavorato nelle università dei due paesi tra il 2011 ed il 2020. Solo le pubblicazioni con un massimo di 50 co-autori sono state considerate.


I dati alla base dell’analisi sono stati dati estratti dalla piattaforma SCOPUS/SCIVAL di Elsevier. La Tabella A mostra un esempio di questi dati: elenca il numero di co-pubblicazioni (con al massimo 50 co-autori) che l’università Federico II di Napoli ha avuto con le prime 4 e le prime 14 università del Regno Unito, con tutte le università del Regno Unito e con tutte le università del mondo. La Tabella A riporta anche la percentuale di co-prodotti relativi al totale dei co-prodotti con tutte le università del Regno Unito. Ad esempio, se prendiamo i valori sulla riga ‘Oxford’, vediamo che la Federico II ha avuto nel periodo 2011-2020 580 co-prodotti con l’università di Oxford, numero che è il 15.5% dei co-prodotti che Federico II ha con le università del Regno Unito. La Tabella mostra anche che il 62.5% dei co-prodotti tra la Federico II e le università del Regno Unito sono con le prime 4 università del Regno Unito (Oxford, Cambridge, Imperial e UCL), e che l’università del Regno Unito con cui ha il maggior numero di co-prodotti è Imperial College (804, p[ari al 21.5% dei co-prodotti con università del Regno Unito). Infine, la Tabella A mostra che la Federico II ha 3748 co-prodotti con le università del Regno Unito, pari all’11.4% dei co-prodotti con tutte le università del mondo (che sono 32776).


I dati che verranno discussi nelle sezioni successivi sono basati su questo tipo di statistiche, che possono essere estratti da SCOPUS/SCIVAL.


Oltre ad un’analisi delle interazioni tra i due paesi, discuteremo le interazioni tra le 14 università dei due Paesi che occupano le prime posizioni nelle classifiche di ‘The Times Higher Education’ (THE) e di ‘Quacquarelli Symonds World Ranking’ (QS). Sarebbe stato impossibile riportare i risultati dell’analisi delle interazioni di tutte le 168 università dell’Italia e le 100 università del Regno Unito. Se il lettore fosse interessato, si segnala che questi dati possono essere costruiti accedendo al data base SCOPUS/SCIVAL.  


Table_A

Tabella A. Le righe 2-15 della colonna 2 (indicano il numero di co-pubblicazioni con al massimo 50 co-autori tra l’università Federico II e le prime 14 università del Regno Unito tra il 2011-2020. Le righe 20-15 della colonna 3 indica le percentuali relative al totale delle pubblicazioni con università del Regno Unito. Gli ultimi quattro valori della colonna 2 riportano il numero di co-pubblicazioni della Federico II con le prime 4 e le prime 14 università del Regno Unito, con tutte le università del Regno Unito, e con tutte le università del mondo. Gli ultimi tre valori della colonna 3 riportano le percentuali relative ‘prima 4 del Regno Unito’ rispetto a ‘prime 14 del Regno Unito’, ‘prime 14 del Regno Unito’ rispetto a ‘tutte Regno Unito’, e ‘tutte Regno Unito’ rispetto a ‘tutto il mondo’. I numeri sono stati estratti da SCOPUS/SCIVAL il 17 marzo 2022.


Le prime 14 università del Regno Unito e d’Italia nelle classifiche THE e QS del 2022


La Tabella B1 riporta alcune delle caratteristiche delle prime 14 università del Regno Unito. Dalla tabella si legge che l’università di Oxford risulta la migliore delle università di questo Paese in entrambe le classifiche, che la pongono al 1° (THE) ed al 2° (QS) posto rispetto a tutte le università del mondo. L’università di Oxford ha 20835 studenti, circa 10 studenti per staff, e quindi circa 2000 staff. Simili statistiche sono riportate per le altre 13 università del Regno Unito. Notare che le università del Regno Unito si posizionano tra le prime del mondo, con 4 università tra le prime 20 mondiali. Le prime 14 università del Regno Unito hanno circa 350000 studenti, e cioè circa il 15% degli studenti universitari britannici (2.7 milioni).


La Tabella B2 riporta alcune delle caratteristiche delle prime 14 università dell’Italia. Dalla tabella si legge che l’università di Bologna risulta la migliore delle università di questo Paese in entrambe le classifiche, che la pongono al 166° (THE) ed al 172° (QS) posto rispetto a tutte le università del mondo. L’università di Bologna ha 68370 studenti, circa 24 studenti per staff, e quindi circa 2800 staff. Simili statistiche sono riportate per le altre 13 università dell’Italia. Le prime 14 università d’Italia hanno circa 488000 studenti, e cioè circa il 28.6% degli studenti universitari italiani (1.7 milioni).


Se confrontiamo i valori delle due tabelle B1-B2, vediamo che:

  • Le prime 14 università del Regno Unito hanno circa 350000 studenti, e circa 27500 staff; hanno in media 12.9 studenti per staff; il ranking medio delle prime 4 università è 9.0 rispetto a THE, e 5.5 rispetto a QS.
  • Le prime 14 università dell’Italia hanno circa 488000 studenti, e circa 20500 staff; hanno in media 23.9 studenti per staff; il ranking medio delle prime 4 università è 192 rispetto a THE, e 242 rispetto a QS.
  • Quindi in media le prime 14 università dell’Italia hanno un numero maggiore di studenti (488000 invece di 350000) ed un numero minore di staff (20500 invece di 27500), ed includono una percentuale maggiore della popolazione universitaria (il 28.6% invece che il 15%).
  • Inoltre, ognuna delle prime 14 università italiane ha anche una popolazione media più alta (35000 invece che 25000), ha un numero medio di studenti per staff maggiore (23.9 invece di 12.9), ed ha quindi un numero medio minore di staff (1500 invece che 2000), di ognuna delle prime 14 università’ del Regno Unito. 


Table_B1

Tabella B1. Elenco delle prime 14 università del Regno Unito, come indicato dagli elenchi del 2022 di ‘The Times Higher Education (THE)’ e da ‘Quacqarelli Symonds (QS)’ delle università del mondo. La colonna 3 riporta il numero degli studenti (da THE); la colonna 4 riporta il numero di studenti per staff (da THE); la colonna 5 il numero degli staff (dedotto moltiplicando i due numeri precedenti); le colonne 6 e 7 la posizione delle università negli elenchi THE e QS. 


Table_B2

Tabella B2. Elenco delle prime 14 università dell’Italia, come indicato dagli elenchi del 2022 di ‘The Times Higher Education (THE)’ e da ‘Quacqarelli Symonds (QS)’ delle università del mondo. La colonna 3 riporta il numero degli studenti (da THE); la colonna 4 riporta il numero di studenti per staff (da THE); la colonna 5 il numero degli staff (dedotto moltiplicando i due numeri precedenti); le colonne 6 e 7 la posizione delle università negli elenchi THE e QS.


Analisi delle co-pubblicazioni tra le prime 14 università d’Italia e del Regno Unito


La Tabella C1 riporta alcune statistiche delle pubblicazioni co-prodotte dalle prime 14 università del Regno Unito con le università italiane e le università di tutto il mondo (incluso le università del Regno Unito) tra il 2011 ed il 2020. Prendiamo ad esempio la prima università della lista, Oxford:

  • ha 4130 pubblicazioni con le prime 14 università italiane (colonna 2);
  • ha 5182 pubblicazioni con tutte le università d’Italia (colonna 3);
  • ha 90929 pubblicazioni in totale (colonna 4);
  • ha il 79.7% (=4130/5182) delle sue pubblicazioni con tutte le università italiane, co-prodotte con le prime 14 università italiane (colonna 5);
  • ha il 5.7% (=5182/90929) di tutte le sue pubblicazioni, co-prodotte con tutte le università italiane.

Quindi, tra il 2011 ed il 2020 l’università di Oxford ha prodotto il 5.7% delle sue pubblicazioni con co-autori italiani, e queste pubblicazioni sono state prodotte per la maggior parte (79.7%) con le prime 14 università italiane.


La Tabella C2 riporta le stesse statistiche per le prime 14 università dell’Italia. Prendiamo ad esempio la prima università della lista, Federico II di Napoli:

  • ha 3527 pubblicazioni con le prime 14 università del Regno Unito (colonna 2);
  • ha 3748 pubblicazioni con tutte le università del Regno Unito (colonna 3);
  • ha 32776 pubblicazioni in totale (colonna 4);
  • ha il 94.1% (=3527/3748) delle sue pubblicazioni con tutte le università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 14 università del Regno Unito (colonna 5);
  • ha l’11.4% (=3748/32776) di tutte le sue pubblicazioni, co-prodotte con tutte le università del Regno Unito.

Quindi, tra il 2011 ed il 2020 l’università Federico II ha prodotto l’11.4% delle sue pubblicazioni con co-autori del Regno Unito, e queste sono state pubblicate quasi interamente (94.1%) con le prime 14 università del Regno Unito.


Simili considerazioni possono essere fatte per le altre università del Regno Unito, utilizzando la Tabella C1, e le altre università italiane, utilizzando la tabella C2.


Guardiamo ora a valori medi calcolati considerando tutte e 14 le prime università del Regno Unito e d’Italia:

  • La tabella C1 mostra anche che, in media, le prime 14 università del Regno Unito hanno prodotto il 6.6% delle loro pubblicazioni con università italiane; di queste pubblicazioni, il 72% è stato co-prodotto con le prime 14 università italiane. Da notare che, sempre in media, le prime 14 università del Regno producono circa il 54% delle loro pubblicazioni con co-autori dello stesso paese (cioè di università del Regno Unito).
  • La tabella C2 mostra anche che, in media, le prime 14 università italiane hanno prodotto il 12.9% delle loro pubblicazioni con università del Regno Unito; di queste pubblicazioni, l’82.4% è stato co-prodotto con le prime 14 università del Regno Unito. Da notare che in media, le prime 14 università italiane producono circa il 62% delle loro pubblicazioni con co-autori dello stesso paese (cioè di università italiane).

Da questa analisi possiamo trarre due considerazioni interessanti:

  • Le prime 14 università italiane producono, in media, il 12.9% delle loro pubblicazioni con co-autori del Regno Unito, il doppio della percentuale (6.6%) delle pubblicazioni che prime 14 università del Regno Unito producono con le università italiane. In altre parole, l’interazione delle due comunità scientifiche gioca un ruolo maggiore nella produzione di articoli scientifici per l’Italia, rispetto al Regno Unito.
  • Le prime 14 università del Regno Unito tendono ad interagire di più con tutte le altre università italiane, che non le 14 prime università d’Italia con tutte quelle del Regno Unito. Infatti, le prime 14 università del Regno Unito includono circa l’82% delle co-pubblicazioni delle prime 14 università italiane con le università del Regno Unito, mentre le prime 14 università italiane includono il 72% (quindi il 10% meno) delle co-pubblicazioni delle prime 14 università del Regno Unito con università italiane.


Table_C1

Tabella C1. Statistiche delle pubblicazioni co-prodotte dalle prime 14 università del Regno Unito con università dell’Italia tra il 2011 ed il 2020. Per ogni università del Regno unito, la colonna 2 riporta il numero di pubblicazioni co-firmate con le prime 14 università italiane; la colonna 3 riporta il numero di pubblicazioni co-firmate con tutte le università italiane; la colonne 4 il numero di pubblicazioni co-firmate con tutte le università del mondo; la colonna 5 riporta la percentuale di pubblicazioni co-prodotte con le prime 14 università italiane rispetto a quelle co-prodotte con tutte le università italiane; la colonna 6 riporta la percentuale di pubblicazioni co-prodotte con le tutte le università italiane rispetto a quelle co-prodotte con le università di tutto il mondo. 


Table_C2

Tabella C2. Statistiche delle pubblicazioni co-prodotte dalle prime 14 università dell’Italia con università del Regno Unito tra il 2011 ed il 2020. Per ogni università del Regno unito, la colonna 2 riporta il numero di pubblicazioni co-firmate con le prime 14 università britanniche; la colonna 3 riporta il numero di pubblicazioni co-firmate con tutte le università britanniche; la colonne 4 il numero di pubblicazioni co-firmate con tutte le università del mondo; la colonna 5 riporta la percentuale di pubblicazioni co-prodotte con le prime 14 università britanniche rispetto a quelle co-prodotte con tutte le università britanniche; la colonna 6 riporta la percentuale di pubblicazioni co-prodotte con le tutte le università britanniche rispetto a quelle co-prodotte con le università di tutto il mondo.


Sempre utilizzando le statistiche SCOPUS/SCIVAL, è possibile andare ancora più in dettaglio, e, ad esempio, rispondere a domande quali: se consideriamo l’università italiana X, con quali università del Regno Unito ha la maggiore percentuale di co-pubblicazioni?


La Tabella D risponde a questa domanda considerando 4 università italiane: Federico II di Napoli, La Sapienza di Roma, l’università di Milano e l’università di Torino, e riporta le percentuali delle pubblicazioni co-prodotte da queste 4 università italiane, con le prime 14 università del Regno Unito (percentuali maggiori del 5% sono state evidenziate in verde).


Se prendiamo, ad esempio, l’università Federico II (colonna 2), la tabella D mostra che:

  • ha il 15.5% delle sue pubblicazioni con le università del Regno Unito co-prodotte con l’università di Oxford;
  • ha il 13.2% delle sue pubblicazioni con le università del Regno Unito co-prodotte con l’università di Cambridge;
  • ....;
  • ha il 94.1% delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 14;
  • ed ha il 62.5% delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 4 (Oxford, Cambridge, Imperial e UCL).  


Table_D

Tabella D. Percentuale delle pubblicazioni co-prodotte da 4 università italiane, con le prime 14 università del Regno Unito (percentuali maggiori del 5% sono state evidenziate in verde). Prendiamo ad esempio, l’università Federico II (colonna 2): ha il 15.5% delle sue pubblicazioni con le università del Regno Unito co-prodotte con l’università di Oxford, ed ha il 94.1% (62.5%) delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 14 (4) università del Regno Unito.


Le Tabelle E1 e E2 riportano, per completezza, le percentuali delle pubblicazioni co-prodotte dalle 14 università del Regno Unito, con tutte le prime 14 università dell’Italia (percentuali maggiori del 5% sono state evidenziate in verde).


Prediamo la Tabella E1: la prima percentuale all’incrocio tra la riga ‘Oxford’ e la colonna ‘Federico II’, indica che l’università di Oxford ha l’11.2% delle sue pubblicazioni co-prodotte con università italiane, co-prodotte con l’università Federico II. Notare che questa è la percentuale più alta, che individua quindi l’università Federico II come l’università italiana con cui l’università di Oxford ha maggiori interazioni. Gli ultimi due valori della riga ‘Oxford’, indicano che l’università di Oxford ha il 79.7% (34.6%) delle sue pubblicazioni co-prodotte con università italiane, co-prodotte con le prime 14 (4) università italiane.


Prediamo la Tabella E2: (come già discusso nel commento alla Tabella A) la prima percentuale all’incrocio tra la riga ‘Oxford’ e la colonna ‘Federico II’, indica questa volta che l’università Federico II il 15.5% delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con l’università di Oxford. Notare che questa non è la percentuale più alta: la percentuale più alta è 21.5%, con Imperial College, che è l’università del Regno Unito con cui l’università Federico II ha maggiori interazioni. Gli ultimi due valori della colonna ‘Federico II’, indicano che l’università Federico II ha il 94.1% (62.5%) delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 14 (4) università del Regno Unito.


Utilizzando la Tabella E1, possiamo individuare con quali università d’Italia interagiscono maggiormente le prime 14 università del Regno Unito, definite come quelle università con cui hanno più del 5% delle co-pubblicazioni (caselle verdi della Tabella E1). Similmente, utilizzando la Tabella E2, possiamo individuare con quali università del Regno Unito interagiscono maggiormente le prime 14 università italiane (caselle verdi della Tabella E2). Notare che c’è un’asimmetria tra le due tabelle: mentre le prime 14 università del Regno Unito collaborano principalmente con le prime 8 università italiane (Federico II, Sapienza, Milano, Torino, Padova, Bologna, Firenze e Pisa; vedi Tabella E1), le prime 14 università italiane tendono a collaborare sostanzialmente con 5 università del Regno Unito (Oxford, Cambridge, Imperial, UCL e King’s College; vedi Tabella E2).  


Table_E1

Tabella E1. Ogni riga indica la percentuale delle pubblicazioni co-prodotte dalle 14 università del Regno Unito, con le prime 14 università dell’Italia (percentuali maggiori del 5% sono state evidenziate in verde). Prendiamo ad esempio, l’università di Oxford (riga 2): ha l’11.2% delle sue pubblicazioni con le università italiane co-prodotte con l’università Federico II, ed ha il 79.7% (34.6%) delle sue pubblicazioni co-prodotte con università italiane, co-prodotte con le prime 14 (4) università italiane.


Table_E2

Tabella E2. Ogni colonna indica la percentuale delle pubblicazioni co-prodotte dalle 14 università italiane, con le prime 14 università del Regno Unito (percentuali maggiori del 5% sono state evidenziate in verde). Prendiamo ad esempio, l’università Federico II (colonna 2): ha il 15.5% delle sue pubblicazioni con le università del Regno Unito co-prodotte con l’università di Oxford, ed ha il 94.1% (62.5%) delle sue pubblicazioni co-prodotte con università del Regno Unito, co-prodotte con le prime 14 (4) università del Regno Unito (notare che le prime 4 colonne coincidono con la Tabella C).


Conclusioni


Abbiamo analizzato le collaborazioni tra università italiane e britanniche tra il 2011 ed il 2020, utilizzando dati di co-pubblicazioni tra le università riportati nel database SCOPUS/SCIVAL di Elsevier. In particolare, abbiamo analizzato tali dati per le prime 14 università dei due paesi, identificate come quelle che occupano le prime posizioni nelle classifiche di ‘The Times Higher Education’ (THE) e di ‘Quacquarelli Symonds World Ranking’ (QS).


Queste statistiche permettono di individuare, per ogni università di uno dei due paesi, con quali università dell’altro paese ha un a percentuale maggiore di co-pubblicazioni.


Guardando i valori medi delle prime 14 università dei due paesi, si evidenzia i seguenti punti.


Posizioni nelle classifiche THE e QS:

  • Le prime 14 università dell’Italia hanno in media 23.9 studenti per staff; il ranking medio delle prime 4 università è 192 rispetto a THE, e 242 rispetto a QS.
  • Le prime 14 università del Regno Unito hanno in media 12.9 studenti per staff; il ranking medio delle prime 4 università è 9.0 rispetto a THE, e 5.5 rispetto a QS.

Numero studenti e staff:

  • Le prime 14 università dell’Italia hanno un numero maggiore di studenti (488000 invece di 350000) ed un numero minore di staff (20500 invece di 27500), ed includono una percentuale maggiore della popolazione universitaria (il 28.6% invece che il 15%);
  • Ognuna delle prime 14 università italiane ha una popolazione media più alta (35000 invece che 25000), ha un numero medio di studenti per staff maggiore (23.9 invece di 12.9), ed ha quindi un numero medio minore di staff (1500 invece che 2000), di ognuna delle prime 14 università’ del Regno Unito.

Co-pubblicazioni con università dell’altro paese:

  • Le prime 14 università italiane hanno prodotto il 12.9% delle loro pubblicazioni con università del Regno Unito; di queste pubblicazioni, l’82.4% è stato co-prodotto con le prime 14 università del Regno Unito. In media, le prime 14 università italiane producono circa il 62% delle loro pubblicazioni con co-autori dello stesso paese (cioè di università italiane).
  • Le prime 14 università del Regno Unito hanno prodotto il 6.6% delle loro pubblicazioni con università italiane; di queste pubblicazioni, il 72% è stato co-prodotto con le prime 14 università italiane. In media, le prime 14 università del Regno producono circa il 54% delle loro pubblicazioni con co-autori dello stesso paese (cioè di università del Regno Unito).
  • Le prime 14 università del Regno Unito collaborano principalmente con le prime 8 università italiane: Federico II, Sapienza, Milano, Torino, Padova, Bologna, Firenze e Pisa;
  • Le prime 14 università italiane tendono a collaborare sostanzialmente con 5 università del Regno Unito: Oxford, Cambridge, Imperial, UCL e King’s College. 

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Roberto Buizza (Addetto Scientifico, Ambasciata d’Italia a Londra) – 4 aprile 2022





Fonte:

Paese: ITALIA, Regno Unito

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