Chips Act europeo – approvato il progetto italiano nell’Etna Valley da 360 milioni di Euro
Nascerà nel cuore dell’Etna Valley la nuova infrastruttura di microelettronica avanzata per la realizzazione di prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni.
Il progetto, presentato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), rientra tra quelli approvati dal Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), programma internazionale istituito con il Chips Act, il pacchetto legislativo approvato lo scorso settembre dalla Commissione Europea con l’obiettivo di incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo.
"Sono molto orgogliosa per questo progetto, che sarà coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche, e prevede la realizzazione di un'infrastruttura abilitante per il settore industriale della microelettronica, con particolare focalizzazione sull'area catanese”, spiega la Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza. “Un successo che si colloca in un contesto globale caratterizzato da una crescente domanda di semiconduttori e dalla loro fondamentale importanza per l’industria tecnologica, cui l’Europa ha risposto con la nascita del Chips Act, che ha stanziato 43 miliardi di euro per raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di chip e rendere autonomi gli Stati membri dalle forniture extra UE”.
Numerosi i partner internazionali coinvolti. Alle strutture italiane già esistenti nel campo dei semiconduttori avanzati e delle tecnologie correlate si aggiungeranno infrastrutture presenti in Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania, coinvolgendo Università e Centri di ricerca di tali Paesi, e riunendo comunità scientifica e comunità industriale nello sviluppo di prodotti e processi avanzati, in accordo alle roadmap delle diverse tecnologie microelettroniche. In aggiunta al Cnr, i partner italiani del progetto sono Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore Chips-it, Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Nanoelettronica IUNET.
L’iniziativa è stata fortemente sostenuta dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), dal MUR e dal Ministero di Economia e Finanza (MEF) nonché dalla Regione Siciliana e dal Comune di Catania. Il costo complessivo del progetto è di 360 milioni di euro: sarà ripartito per il 50% su fondi comunitari e per il 50% su fondi messi a disposizione dagli Stati partecipanti alla proposta. L’Italia è lo Stato che riceverà la maggiore quota di finanziamento: 212 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea, 53 milioni di euro dal MUR e una quota equivalente dal MIMIT. Di questi, circa 190 milioni di euro sono destinati al Cnr per la linea pilota che verrà realizzata attraverso le competenze dell’Istituto di microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm).
L’ingente investimento previsto per la Linea Pilota italiana apporterà un significativo impatto sul territorio favorendo occupazione, indotto, l’insediamento di nuova imprenditorialità, e alimentando uno industriale direttamente connesso con un settore di eccellenza quale è la microelettronica, già rappresentato nell’area.
Chi: Cnr, Chips Joint Undertaking (Chips JU)
Che cosa: Programma Chips Joint Undertaking (Chips JU), approvazione della graduatoria dei progetti https://www.chips-ju.europa.eu/News-detail/?id=b60d9ba4-43f6-ee11-a1fd-000d3ad95752
Fonte: CNR
Paese: ITALIA
SSD: 02 - Scienze fisiche, 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione