Il ‘Climate Change Act’ del Regno Unito
Il ‘Climate Change Act’ (CCA), entrato in vigore nel Regno Unito nel novembre 2008, è stato il primo esempio al mondo di legislazione contenente obiettivi vincolanti per la mitigazione del cambiamento climatico.
L'obiettivo del CCA era di guidare il Regno Unito verso la decarbonizzazione, e di fatto ha forniti utili indicazioni e strumenti di controllo che il governo implementasse politiche in linea con gli obiettivi di riduzioni delle emissioni di gas serra. Ha anche avuto grande rilevanza in campo internazionale. Numerosi governi hanno adottato una propria legislazione sul cambiamento climatico sul modello britannico: tra cui Svezia, Danimarca, Francia, Germania e Nuova Zelanda. Il governo britannico, ed il 'Climate Change Committee' stabilito dal CCA hanno direttamente prestato supporto ai governi interessati nello sviluppo delle proprie previsioni normative. È interessante esaminare brevemente quali siano stati gli elementi innovativi del CCA, ed il suo impatto, pensando anche al percorso che altri Paesi, quali l’Italia, stanno intraprendendo per ridurre le emissioni di gas serra.
Quali sono i punti più rilevanti ed innovativi del Climate Change Act?
Il CCA predispone obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra che il Regno Unito è legalmente tenuto a rispettare. E’ particolarmente rilevante ed innovativo per i seguenti motivi:
- ‘Net zero target’: il CCA vincola il Regno Unito a ridurre le sue emissioni di gas serra dell’ottanta percento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. L’obiettivo è stato reso più ambizioso nel 2019, quando il Regno Unito si è imposto come prima economia globale ad impegnarsi a raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette di gas serra (‘net zero’) entro il 2050.
- 'Climate Change Committee' (CCC): istituito dal CCA, è un organismo indipendente con il compito di fornire pareri tecnici al Governo e al Parlamento britannico sui bilanci di carbonio e gas serra. Il CCC riporta i progressi dell’implementazione della legge al Parlamento. Il suo mandato è indipendente dalle elezioni parlamentari, al fine di garantire continuità per il raggiungimento di obiettivi a lungo termine. Nel suo report 'Net Zero: The UK’s contribution to stopping global warming', pubblicato a maggio 2019, il CCC ha posto come data il 2050 per raggiungere l'obiettivo 'net zero'. Il CCA dispone inoltre che il Governo sviluppi un 'National Adaptation Programme' (NAP) che illustri come il governo debba agire per gestire gli inevitabili effetti del cambiamento climatico.
- 'Carbon budgets': il CCA prevede un bilancio della quantità di anidride carbonica (CO2) che il paese può immettere nell'atmosfera per assicurare che il riscaldamento medio globale che non vada oltre i +1,5 gradi Celsius, in accordo con gli accordi presi durante la ‘Conference of the Parties’ di Parigi nel 2015 (COP21). Il bilancio di CO2 viene programmato con scadenze quinquennali, al fine di vincolare il Paese a rispettare i propri obiettivi climatici. Il CCC ha riportato che i primi due bilanci sono stati rispettati e che il paese è sulla giusta strada per raggiungere il terzo (2018-2022). Nonostante ciò, il Paese non sta momentaneamente rispettando i parametri per rientrare nel quarto (2023-27) e quinto (2028-2032) carbon budget. Il VIo carbon budget è stato reso pubblico nel 2020: è il primo ad essere in linea con l’obiettivo del ‘net-zero’, secondo gli obiettivi accordati negli accordi di Parigi.
Come interagisce il CCC con il governo del Regno Unito? Come utilizza il CCA?
Il CCC deve tenere conto di numerosi fattori nel disporre i ‘carbon budgets’, in particolare le priorità politiche del governo. Allo stesso modo, il governo è vincolato a tenere in considerazione i pareri del CCC e giustificare ogni decisione che contrasti con le valutazioni della Commissione. Il CCA contribuisce ad aumentare la trasparenza nella gestione dei carbon budgets e prevede una serie di attribuzioni di responsabilità per eventuali violazioni dei budgets a livello governativo, sebbene le sanzioni legate al mancato rispetto dei carbon budgets siano limitate. Per quanto riguarda eventuali interventi giudiziari, i cittadini e qualsiasi parte interessata possono portare in giudizio gli enti che non rispettino i requisiti imposti dal CCA.
Gli obiettivi posti dal CCA sono stati raggiunti?
Il CCA opera un bilanciamento tra la discrezionalità del potere esecutivo e legislativo esercitati rispettivamente dal governo e dal Parlamento, e l’utilizzo di pareri tecnici forniti da organismi indipendenti. Un’analisi dell’impatto del CCA condotta dal Grantham Research Institute basato alla London School of Economics nel 2018 ha riscontrato che l’atto legislativo e i ‘carbon budgets’ hanno aiutato a ridurre le emissioni nel Regno Unito, specialmente nel settore energetico, mentre l’economia ha continuato a crescere. La cornice normativa del CCA ha rafforzato la prassi dell’utilizzare pareri tecnici nella redazione di leggi climatiche. Il CCA ha contribuito notevolmente a ridurre le emissioni di gas serra del Regno Unito, che nel 2019 hanno presentato livello inferiori del 41% rispetto a quelli del 1990. Contestualmente, l’economia britannica è cresciuta del 78%. Nonostante ciò, i progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra si sono limitati ad alcuni settori, in particolare quello energetico, lasciando invece inalterate le emissioni di settori come quello dei trasporti.
Quali sono i principali risultati raggiunti grazie al CCA?
Tra i principali risultati del CCA si segnalano:
- Gli obiettivi a lungo termine hanno principalmente l’obiettivo di sensibilizzare governo e imprese nel ridisegnare politiche più sensibili alle tematiche ambientali. Allo stesso tempo, l’istituzione del ‘Climate Change Risk Assessment’ ha migliorato la comprensione dei rischi ambientali. Secondo il report del Grantham Institute, politiche disegnate per obiettivi sono maggiormente efficaci nel contesto di investimenti a lungo termine, come quelli caratterizzanti il settore energetico.
- L’istituzione di un apposito organo governativo, il 'Minister for Energy, Clean Growth and Climate Change', insieme alla scelta di affidare alla legislazione primaria la predisposizione degli obiettivi del CCA, hanno aiutato ad aumentare la consapevolezza del governo sulle tematiche ambientali. Il governo britannico è vincolato dai pareri del CCC nella redazione di politiche volte ad incentivare gli investimenti, sebbene la previsione di obiettivi a lungo termine garantisca grande flessibilità al potere esecutivo.
- La presenza di un organismo governativo indipendente è essenziale per risolvere potenziali divergenze politiche in chiave climatica. Il CCC ha giocato un ruolo fondamentale nel risolvere gli scontri parlamentari sorti nel 2010 sul ruolo che energia nucleare e rinnovabili avrebbero dovuto svolgere nelle politiche energetiche britanniche, propendendo verso un aumento degli investimenti in fonti di energia rinnovabili.
Che rilevanza ha avuto il CCA sul piano internazionale?
In seguito all’emanazione del CCA, numerosi Paesi europei hanno utilizzato un approccio simile al Regno Unito: la Germania nel 2014, la Danimarca nel 2015; la Svezia nel 2017, la Francia nel 2021, e l'Irlanda nel 2021. Questi paesi hanno anche coinvolto il governo britannico e il CCC nel redigere le proprie leggi.
La specificità del supporto fornito dal CCC varia nei diversi approcci normativi, sebbene le leggi di questi Paesi siano accomunate dalla stessa struttura del modello inglese (vedi, ad esempio, il rapporto di OECD sul CCA del Regno Unito), e cioè (i) l'obiettivo a lungo termine di riduzione delle emissioni, (ii) l'istituzione di un organismo indipendente che dia pareri tecnici sui carbon budgets e (iii) il fatto che i carbon budgets sono vincolanti per legge.
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Mario Alessio Albano (King’s College London), e Roberto Buizza (Addetto Scientifico, Ambasciata d’Italia a Londra) – 8 giugno 2022
Fonte:
Paese: ITALIA, Regno Unito
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