Il contributo dei programmi di ricerca e innovazione dell’Unione Europea ai progetti di ricerca

08/02/2023 - ADMIN granbretagna

In attesa della decisione sull’associazione del Regno Unito al programma Horizon Europe, è interessante analizzare il contributo dei finanziamenti Europei ‘Research and Innovation’ a progetti di ricerca che vedono coinvolti enti dei 5 maggiori Paesi dell'Europa, in particolare in Italia e nel Regno Unito, e le collaborazioni che hanno favorito.


E’ appena passato il terzo anniversario del ritiro del Regno Unito dall’Unione Europea (avvenuto il 1/2/2020), e questa analisi può aiutarci ad inquadrare il problema. Si ricorda che, a seguito di Brexit, l'associazione e' parte del 'Trade and Cooperation Agreement' (TCA) definito dall'Unione Europea e dal Regno Unito, e che il Regno Unito ha annunciato che si assocerà  allo schema una volta che l'accordo TCA sara' ratificato, e le regole per l'associazione saranno definite.


L'analisi che riportiamo e' basata su statistiche accessibili dal ‘Horizon Dashboard’ , il sito dell’Unione Europea (EU) che riporta indicatori vari dei programmi ‘Research and Innovation’: i Framework Programs 1-2-..-7, H2020 e Horizon Europe (che raggruppiamo in questo articolo con l’acronimo ‘FPx/Hx’) a enti dei diversi Paesi associati allo schema (principalmente università ed istituti di ricerca). Programmi che hanno fornito agli enti selezionati finanziamenti che sono cresciuti da circa 4 miliardi nel 2000, a 6,3 miliardi nel 2010 e a circa 11,6 miliardi di euro nel 2022.


Il sito 'Horizon Dashboard' permette sia di analizzare i contributi dei programmi FPx/Hx agli enti di ricerca dei diversi Paesi Europei, che di caratterizzare le collaborazioni tra i diversi Paesi promosse da questi finanziamenti.  In particolare, cercheremo di dare una risposta alle seguenti due domande:

  • Q1 - Quale è stato il contributo netto dei programmi FPx/Hx ai 5 maggiori Paesi Europei dal 2000 (anno in cui è iniziato il programma di finanziamento FP5) ad oggi?
  • Q2 - Se consideriamo gli enti di uno di questi 5 che hanno ricevuto finanziamenti FPx/Hx, con gli enti di quali altri Paesi hanno interagito maggiormente?

Contributo netto dei programmi FPx/Hx ai diversi Paesi


La Figura 1 mostra i finanziamenti dei programmi FPx/Hx tra il 2000 and il 2022, agli enti (principalmente università ed istituti di ricerca) dei 5 maggiori Paesi europei, sia in termini annuali assoluti (pannello superiore, in milioni di euro) che in percentuali annuali rispetto al totale del finanziamento (pannello inferiore).  Ad esempio, nel 2015 l’Italia ha ricevuto un finanziamento di circa 725 milioni (pannello superiore, linea verde) ed il Regno Unito di circa 1.510 milioni (pannello superiore, linea rossa). In termini percentuali (pannello inferiori), nel 2015 l’Italia ha ricevuto circa il 7,6% dei fondi dei programmi FP7/H2020, ed il Regno Unito circa il 16%.


In termini assoluti, si sottolinea che i finanziamenti ai singoli Paesi sono cresciuti in linea con la crescita del budget che l’Unione Europea ogni anno ha devoluto ai progetti ‘Research and Innovation’ dei programmi FP1-..-FP7, H2020 e Horizon Europe (FPx/Hx). Finanziamenti che sono cresciuti da circa 4 miliardi nel 2000, a 6,3 miliardi nel 2010, 9,5 miliardi nel 2015 e a circa 11,6 miliardi di euro nel 2022 (una crescita media di circa il 5% l’anno).


In termini relativi, Germania, Francia e Regno Unito sono i Paesi con la percentuale più alta di finanziamenti, con valori tra il 14-18% all’inizio degli anni 2000, e valori attorno al 15% per Germania e Regno Unito tra il 2010 ed il 2015. Notare come il valore per il Regno Unito scenda a zero dopo Brexit. La percentuale per l’Italia oscilla tra 8-10% per tutto il periodo, mentre la percentuale per la Spagna sale dal 6% nel 2000 all’11% nel 2022.



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Figura 1. Il pannello in alto mostra i finanziamenti assoluti (in milioni di euro) dei programmi dell’Unione Europea FPx/Hx tra il 2000 and il 2022, agli enti (università e istituti di ricerca) dei 5 maggiori Paesi europei. Il pannello inferiore mostra la percentuale dei finanziamenti per Paese, rispetto al totale. Ad esempio, nel 2015 l’Italia ha ricevuto un finanziamento di circa 725 milioni (pannello superiore, linea verde) ed il Regno Unito di circa 1.510 milioni (pannello superiore, linea rossa). In termini percentuali (pannello inferiori), l’Italia ha ricevuto circa il 7,6% dei fondi dei programmi FP7/H2020, ed il Regno Unito circa il 16%.


E’ interessante confrontare queste percentuali con le percentuali del contributo di ogni Paese al budget dell’Unione Europea (https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/eu-budget/annual-eu-budget_en). La Figura 2 mostra il valore medio sia della percentuale di finanziamento dei programmi FPx/Hx ricevuto dai Paesi, che il contributo dei Paesi al budget dell’Unione Europea nel periodo 2010-2020. Ad esempio, in questo periodo enti italiani hanno ricevuto in media l’8,3% dei fondi FPx/Hx, e l’Italia ha contributo al 12,4% del budget dell’Unione Europea. Sempre nello stesso periodo, enti britannici hanno ricevuto in media il 13,6% dei fondi FPx/Hx, ed il Regno Unito ha contributo al 11,3% del budget dell’Unione Europea.


Notare come, tra i 5 maggiori Paesi Europei, solo il Regno Unito abbia ricevuto in media una percentuale di fondi FPx/Hx più alta della percentuale del suo contributo percentuale al budget dell’Unione Europea (13,6% contro 11,2%). Per la Spagna, i due valori percentuali sono molto simili, mentre per Germania, Francia ed Italia, la percentuale dei finanziamenti FPx/Hx sono più basse della percentuale del loro contributo percentuale al budget dell’Unione Europea.


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Figura 2. Percentuale media nel periodo 2010-2020, del contributo dai fondi FPx/Hx ricevuti dagli enti dei 5 maggiori Paesi europei (barre blu), e percentuale media del contributo dei Paesi europei al budget dell’Unione Europea. Ad esempio, in questo periodo enti italiani hanno ricevuto in media circa l’8.3% dei fondi FPx/Hx, e l’Italia ha contributo al 12,5% del budget dell’Unione Europea; enti britannici hanno ricevuto in media il 13,6% dei fondi FPx/Hx, e il Regno Unito ha contributo al 11,2% del budget dell’Unione Europea.


Questo confronto può venire interpretato come una maggiore capacità degli enti di ricerca del Regno Unito ad attrarre finanziamenti rispetto agli enti degli altri Paesi. Capacità che può essere collegata al fatto che tra questi 5 Paesi, le università del Regno Unito hanno un ranking a livello internazionale molto più alto, secondo a livello mondiale solo a quello degli Stati Uniti (vedi, ad esempio, le tabelle A1 e A2 dell’articolo pubblicato su Innovitalia sulle interazioni tra le principali università italiane e britanniche: https://innovitalia.esteri.it/notizia/con-quali-paesi-interagiscono-le-principali-universit-italiane-e-britanniche).


Interazioni tra Paesi in progetti finanziati dai programmi FPx/Hx


‘Horizon Dashboard’ permette di analizzare l’interazione media tra enti di diversi Paesi considerando delle statistiche costruite considerando, per ogni progetto, i Paesi di provenienza di tutti gli enti coinvolti.


La figura 3 mostra le principali collaborazioni, in percentuale relativa, degli enti italiani (pannello superiore) e degli enti britannici (pannello inferiore) finanziati dai programmi Horizon Europe (2021-..), H2020 (2014-2022), e FP7 (2007-2015), con gli enti dei 12 Paesi europei (solo le percentuali relative ai primi 12 Paesi sono mostrate). Ad esempio, il pannello superiore mostra che per il programma H2020 (barre rosse), gli enti italiani finanziati da H2020 hanno interagito maggiormente con gli enti dei quattro altri maggiori Paesi Europei: Spagna (13,6%), Germania (13,5%), Francia (11,6%) e Regno Unito (8,8%). Se invece consideriamo il programma FP7 (barre verdi), le interazioni maggiori erano con Germania (15,6%), Regno Unito (12%), Francia (11,9%) e Spagna (11,0%). Notare anche come nel tempo, le collaborazioni tra gli enti italiani e quelli del Regno Unito siano diminuite dal 12% del programma FP7 (2007-2015), al 8,7% del programma H2020 (2014-2022) ed il 5,5% del programma Horizon Europe (che è iniziato nel 2021). La riduzione è drastica, e riflette il voto di Brexit del 23 giugno 2016, e raggiungerà lo zero se il Regno Unito non verrà ammesso allo schema di finanziamento.


Il pannello inferiore della Fig. 3 mostra le percentuali per il Regno Unito: conferma che la maggior parte delle interazioni degli enti britannici è con enti degli altri quattro maggiori Paesi Europei. Se consideriamo il programma FP7 che si concluso l’anno prima dei Brexit (barre verdi), gli enti britannici finanziati da FP7 hanno interagito maggiormente con Germania (16,3%), Francia (11,2%), Italia (10,3%) e Spagna (9,4%).


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Figura 3. Il pannello in alto mostra le principali collaborazioni (in percentuale) degli enti italiani finanziati dai programmi Horizon Europe, H2020, e FP7, con gli enti dei 12 Paesi europei (solo le percentuali relative ai primi 12 Paesi sono mostrate). Il pannello inferiore mostra le principali collaborazioni degli enti del Regno Unito. Ad esempio, il pannello superiore mostra che per il programma H2020 (barre rosse), enti italiani hanno interagito maggiormente con enti della Spagna (13,6%), Germania (13,5%), Francia (11,6%) e Regno Unito (8,8%). Notare come le collaborazioni con il Regno Unito siano diminuite dal 12% del programma FP7 (2007-2015), al 8,7% del programma H2020 (2014-2022) ed il 5,5% del programma Horizon Europe (iniziato nel 2021).


Il fatto che gli enti di uno dei 5 maggiori Paesi dell’Europa interagiscano con enti degli altri 4 maggiori Paesi Europei, e non con quelli più piccoli, riflette la dimensione relativa del settore della ricerca, in particolare il personale impiegato da questi Paesi nella ricerca.


Per riassumere le interazioni tra i 5 maggiori Paesi Europei, la Figura 4 mostra per ogni Paese indicato nella colonna (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna), come gli altri Paesi si classificano in termini delle percentuali di interazione. Il pannello di destra mostra le classifiche per i progetti del ciclo di finanziamento pre-Brexit FP7 (2007-2015), e quelli di destra per il ciclo di finanziamento H2020 (2014-2022), Ad esempio, se consideriamo la colonna ‘IT’, vediamo che all’interno del programma FP7 gli enti italiani hanno interagito, nell’ordine, con enti della Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, mentre nel programma H2020 hanno interagito, nell’ordine, con Spagna, Germania, Francia e Regno Unito. Si noti, in generale, l’impatto di Brexit sui rankings di tutti i Paesi.


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Figura 4. La tabella di sinistra mostra per i progetti FP7 (2007-2015), la classifica delle scelte degli enti di ogni Paese indicato nella colonna (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna), determinata dalla percentuale di interazione. Ad esempio, la colonna ‘IT’ indica che per gli enti italiani, l’ordine di scelta è stato enti in Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, mentre la colonna ‘UK’ indica che per gli enti britannici, l’ordine di scelta è stato Germania, Francia, Italia a Spagna. La tabella di destra mostra le classifiche calcolate per i finanziamenti H2020 (2014-2022).


Cosa possiamo concludere da questa analisi sul contributo netto dei programmi EU FPx/Hx e sulle interazioni promosse dai progetti finanziati?


Per concludere, riprendiamo e rispondiamo alle due domande posta all’inizio di questa analisi.


Q1. Quale è stato il contributo netto dei programmi FPx/Hx ai diversi Paesi dal 2000 (anno in cui è iniziato il programma di finanziamento FP5) ad oggi?


Se consideriamo l’Italia, tra il 2010 ed oggi i finanziamenti sono raddoppiati, da circa 520 a 1,065 milioni (Fig. 1). In termini relativi, tra il 2010 ed oggi ogni anno gli enti italiani hanno ricevuto circa l’8% dei finanziamenti FPx/Hx. Se consideriamo il Regno Unito, tra il 2010 ed il 2015 i finanziamenti sono saliti da circa 900 a 1,500 milioni, per poi scendere drasticamente a zero dopo Brexit. In termini relativi, tra il 2010 ed il 2015 ogni anno gli enti britannici hanno ricevuto circa il 15% dei finanziamenti FPx/Hx, percentuale che è poi scesa drasticamente.


Il confronto tra la percentuale di finanziamenti FPx/Hx ricevuti con il contributo percentuale di ogni Paese al budget dell’Unione Europea (Fig. 2) indica che nel periodo 2010-2020, tra i 5 maggiori Paesi Europei il Regno Unito è quello che ha la maggiore differenza in positivo (13,6% contro 11,2%). Tale differenza positiva è ancora più evidente se si restringe il confronto al periodo pre-Brexit 2010-2016 (15,4% contro 11,3%). Il confronto indica che per Germania, Francia ed Italia la percentuale di finanziamenti ricevuti è minore della percentuale del contributo percentuale al budget dell’Unione Europea, mentre i due valori sono simili per la Spagna.


Q2. Se consideriamo gli enti di un Paese (ad esempio, l’Italia o il Regno Unito) che hanno ricevuto finanziamenti FPx/Hx, con gli enti di quali altri Paesi Europei hanno interagito maggiormente?


In generale, gli enti di ognuno dei 5 maggiori Paesi Europei che hanno ottenuto un finanziamento FPx/Hx interagiscono principalmente con gli altri 4 maggiori Paesi Europei (le interazioni con questi 4 Paesi coprono circa il 50% di tutte le interazioni all’interno dei progetti FPx/Hx).


Se consideriamo ad esempio l’Italia, durante i progetti H2020 (2014-2022) gli enti italiani hanno interagito, nell’ordine, con enti della Spagna (13,6%), Germania (13,5%), Francia (11,6%) e Regno Unito (8,8%). Se invece consideriamo il programma FP7 (2007-2015), le interazioni maggiori erano state con Germania (15,6%), Regno Unito (12%), Francia (11,9%) e Spagna (11,0%). SI sottolinea come le interazioni tra gli enti italiani ed enti del Regno Unito sono diminuite dal 12% del programma FP7 (2007-2015), al 8,7% del programma H2020 (2014-2022) ed al 5,5% del programma Horizon Europe (che è iniziato nel 2021).


Links:

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Roberto Buizza (Addetto Scientifico, Ambasciata d’Italia a Londra) – 9 febbraio 2023





Fonte:

Paese: ITALIA, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia

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