L'Etiopia è un Paese scientificamente in via di sviluppo. L’attuale Governo sta cercando di agevolare il processo attraverso la creazione di un ambiente favorevole all'innovazione soprattutto nell'ambito dell’Intelligenza Artificiale creando ad hoc l’Istituto Etiope di Intelligenza Artificiale. Il Paese sta cercando di posizionarsi come un attore emergente in questo campo, e proporsi come hub tecnologico nella regione. Anche il programma spaziale etiope è in fase di sviluppo. Il Paese è molto impegnato nel miglioramento delle proprie capacità in materia di scienza e tecnologia spaziale, con particolare attenzione alla ricerca, al miglioramento delle infrastrutture spaziali e al monitoraggio e alla regolamentazione della diplomazia spaziale.

La vicinanza del Paese all'equatore, i suoi estesi altopiani che superano i 4600 m di altitudine, nonché il clima persistentemente secco nella maggior parte delle regioni del Paese, lo rendono uno dei pochissimi luoghi al mondo in grado di fornire i migliori siti per la creazione di strutture di lancio e per l'osservazione dello spazio

Nel 2004 si è costituito l’Ethiopian Space Science Society (ESSS) con 47 membri e attraverso un consorzio di 32 università etiopi pubbliche e una privata. L'Ethiopian Space Science and Technology Institute (ESSTI) è stato ufficialmente istituito nel 2016. Attualmente esiste l’Osservatorio e Centro di ricerca di Entoto (EO) fondato dall'ESSS nel 2012 e il Paese, con il supporto della Cina, ha in orbita un satellite (ETRSS-1) e ha dichiarato di volerne lanciare altri in futuro.

Relazioni con l’Italia

La cooperazione con l’Etiopia è regolata dall’Accordo di collaborazione culturale firmato a Roma in data 8 aprile 1997, in vigore dal 1999. Lo scopo dell’Accordo è di ”favorire lo sviluppo della collaborazione accademica tra i due Paesi, attraverso l'intensificazione delle intese interuniversitarie, lo scambio di professori e ricercatori, l'avvio di ricerche congiunte su temi di interesse comune e l'organizzazione di seminari e simposi”.

Relazioni scientifiche e accademiche

L’Italia può giocare un ruolo importante nella collaborazione scientifica, sia per la sua posizione geografica, sia per l’esistenza di importanti Istituzioni Universitarie e di Ricerca come CNR, CIMA, INAF, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam e l’OWSD-UNESCO, ambedue a Trieste, che richiamando ricercatori da tutti i Paesi offrono molteplici occasioni di scambi scientifici continuati nel tempo. Lo scambio di ricercatori fra i due Paesi è in costante crescita. Si sta dando anche un particolare rilievo al tema dell’Empowerment delle donne in campo scientifico sia attraverso le Borse di studio che le collaborazioni con Enti di Ricerca e Università Italiane.

È presente in Etiopia una vasta comunità di ricercatori italiani coinvolti in diversi temi scientifici: Global Health nelle sue sfaccettature, Scienze Naturali e Ambientali, Veterinaria, Archeologia, Architettura.

MoU inter-universitari

Sono in corso di definizione i seguenti accordi:

• Universita’ di Roma “la Sapienza” e Policlinico Universitario Black Lion- Addis Ababa University

• C.A.M.S. UNIVERSITA’ di PERUGIA con il Museo Nazionale Etiope per un corso di capacity building da remoto di paleoantropologia.

• C.A.M.S. Universita’ di Perugia con il Museo Nazionale Etiope

• Universita’ Campus Bio-medico (Roma) e Istituto Etiope di ricerca Armauer Hansen Research Institute (https://ahri.gov.et)

• Unicamillus Health University( Roma) con Addis Ababa University

E’ inoltre stato siglato un MoU fra: Deborah Foundation https://deborafoundation.org attiva nel campo delle disabilita’ in particolare la Sindrome di Down e una analoga Associazione Italiana, Associazione Diritti Civili 2000/ Salvamammme https://salvamamme.it

Esiste anche una collaborazione strutturata con AICS per quanto concerne un progetto CNR (Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente) /CIMA per l’implementazione del progetto “Contribution to the improvement of the IWRM for the Webi Shebele, Awash and Danakil Hydrographic Basins”, finanziato nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Delegata tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e l’'Unione Europea.