Stati Uniti d'America

Ricerca e innovazione in Stati Uniti d'America

Italia e Stati Uniti vantano una cooperazione di altissimo livello in campo scientifico e tecnologico. La base giuridica è l’Accordo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica firmato a Roma il 1 aprile 1988, che è soggetto a revisione triennale. L’Accordo copre le aree di maggior interesse per entrambi i Paesi e tutte le principali Agenzie ed Enti di Ricerca, che per il triennio 2019-21 sono:


• Scienze della vita:

     o i) Medicina di precisione in oncologia e biotecnologie collegate

     o ii) Tecnologie innovative per un sano invecchiamento (inclusa robotica)

• Fisica e Astrofisica.

• Resilienza ai disastri naturali.

• Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), materiali e manifattura avanzata, sicurezza cibernetica, tecnologie e comunicazioni quantistiche.


Inoltre, la presenza negli Stati Uniti di oltre 15.000 ricercatori italiani, secondo i dati della NSF, e di un numero di docenti italiani nelle Università americane cresciuto di oltre il 6% l’anno nell’ultimo decennio (fonte OCSE) rappresenta una vera risorsa e un’opportunità per rafforzare la cooperazione bilaterale.


Il quadro istituzionale USA: una panoramica


L’organizzazione della ricerca scientifica e tecnologica negli Stati Uniti comprende varie agenzie federali. Le principali agenzie governative responsabili della distribuzione delle risorse finanziarie per la ricerca e sviluppo sono: 


• National Science Foundation (NSF)

• Dipartimento dell’Energia (DoE)

• Dipartimento della Difesa (DoD)

• Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS)

• Dipartimento della Salute (DHHS)

• National Institutes of Health (NIH)

• National Aeronautics and Space Administration (NASA)

• National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)

• National Institute of Standards and Technology (NIST)

• Environment Protection Agency (EPA)

• Dipartimento dell’Agricoltura (USDA)

• U.S. Geological Survey (USGS)


Collaborazioni con l’Italia


Nel campo della fisica l’INFN intrattiene da tempo stretti rapporti con la NSF e con il DoE nelle ricerche di fisica delle particelle elementari, nucleare ed astro-particellare. Diversi team di ricerca statunitensi collaborano alle attività dei laboratori INFN del Gran Sasso, così come decine di ricercatori INFN sono impegnati in progetti concentrati al Fermi Lab di Chicago ed al Jefferson Lab di Newport News, Virginia. Nel settore della ricerca delle onde gravitazionali prosegue la collaborazione del progetto europeo Virgo con il simile esperimento statunitense LIGO, finanziato da NSF, risultata poi nel comune annuncio della scoperta, effettuato a Washington nel 2016. Oltre al partenariato storico con NASA, nato nel 1962 con la firma dell’accordo per il lancio del San Marco, primo satellite italiano, ASI ha dato vita in tempi recenti a tutta una serie di nuove collaborazioni nel nascente mondo della Space Economy. Importante il forte supporto italiano all’estensione della cooperazione sulla Stazione Spaziale Internazionale, per la quale l’Italia vanta la possibilità di un volo di lunga durata ogni 5 anni.

Nel settore scienze della Terra e resilienza ai disastri naturali, INGV coordina da anni un gruppo di lavoro bilaterale con la controparte USGS ed altre agenzie statunitensi.

In ambito biomedico le collaborazioni sono numerosissime. Nel 2019 università italiane e enti di ricerca del MIUR hanno stipulato 25 tra accordi quadro, convenzioni e progetti per la ricerca in ambito biomedico con università e centri di ricerca USA, che rappresentano circa il 7% di tutti gli accordi internazionali sottoscritti nel 2019. Ad essi vanno aggiunti gli accordi di ricerca stipulati tra i vari Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e istituzioni statunitensi. L'area di Boston e di Houston si distinguono per il gran numero di collaborazioni in ambito biomedico con istituzioni di ricerca italiane.

Per quanto riguarda l’ambito tecnologico, le collaborazioni sono prevalentemente focalizzate in 4 settori: a) tecnologie dell’informazione (big data, cloud computing, internet of things, machine learning e artificial intelligence, quantum technologies); b) manifattura avanzata e robotica; c) mobilità, sistemi e veicoli elettrici, connessi e autonomi; d) sistemi energetici e transizione energetica. Sono coinvolti in vari progetti ed accordi di collaborazione: a) il CNR e tutti i principali atenei italiani, con particolare riferimento a quelli che coordinano i Competence Center, costituiti nell’ambito del Piano Nazionale Industria/Impresa 4.0; b) i centri di ricerca e i laboratori di numerosi atenei statunitensi, tra cui UC-Berkeley, Stanford University ed MIT; c) le aziende italiane e statunitensi con presenza e/o interesse in entrambi i Paesi, in particolare: FCA, General Motors & GM Cruise Automation (veicoli e sistemi autonomi ed elettrici), General Electric – Avio Aero (additive manufacturing), Enel & ENI (transizione energetica), C3-AI (artificial intelligence & machine learning); d) il Physical Measurement Laboratory (PML) del National Institute of Standards and Technology (NIST) e il National Institute of Optics del CNR, nell’ambito delle ricerche sulle tecnologie quantistiche.


Indici d'innovazione e produzione scientifica - Stati Uniti d'America

Global Innovation Index 2023 | Scimago Country Ranking 2023

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